Le riproduzioni digitali sono ormai la maggior richiesta degli utenti.
Questa scelta è dovuta ad una serie di vantaggi che questo servizio offre, naturalmente quasi tutti legati al fatto che l'immagine riprodotta diventa un file e come tale si può consultare su un comune personal computer.
Da qui le vie sono infinite, le immagini possono essere lavorate a nostro piacimento, ad esempio si può creare un inquadratura differente dalla ripresa originale, si può convertire l'immagine da colori a b/n, si può variare il gamma, il contrasto, i livelli, si può aggiungere un testo o spedirle per posta elettronica dall'altra parte del mondo in tre secondi.
La tecnica utilizzata è quella della fotoriproduzione in generale, la differenza sta nell'utilizzo di una macchina fotografica digitale.
Naturalmente parlando di digitale, la qualità e la risoluzione dell'immagine è data dal numero dei pixel dell'apparecchio, maggiore è questo numero maggiore è la qualità, ma altrettanto importante è l'utilizzo di ottiche macro di alta qualità.
L'esecuzione delle riproduzioni analogiche è la stessa di quelle digitali, stesso piano, stessa illuminazione, la differenza sta nella macchina fotografica, che in questo caso è a pellicola.
Come tutti sanno, quest'ultima vanta una vasta scelta: 35mm, 6x6, 6x7, 10x12, 13x18, ed ogni formato può essere a colori, in b-n, o diapositiva.
Naturalmente la scelta del tipo di pellicola varia a seconda dell'utilizzo finale del documento richiesto.
Nella riproduzione di quadri, affreschi, dipinti, arazzi etc., viene spesso richiesto l'impiego di pellicole di medio formato in diapositiva, con l'utilizzo di scala millimetrica e cromatica che garantiscono la massima fedeltà dei colori e la grandezza dell'opera.
In campo editoriale sono molto apprezzate le riproduzioni analogiche, piuttosto che quelle digitali, poichè con la pellicola riusciamo ad ottenere risultati migliori, più consoni allo scopo finale che in questo caso è la stampa tipografica.